Il Sapore della Terra. L’Oltregiogo del Dolcetto e del Cortese

L’Oltregiogo, quell’area compresa tra gli Appennini Liguri e la Pianura Padana, un tempo parte della Repubblica di Genova, è un paesaggio di colline dolci, profili di castelli e vigne. I filari tessono un’ininterrotta trama nel territorio in cui si riconoscono la storia, il lavoro e la natura.

Attraverso i due vini più celebri simbolo di questo territorio, il Dolcetto dOvada e il Cortese di Gavi, questo progetto intende valorizzare il profondo legame che da millenni unisce la vigna agli abitanti dell’Oltregiogo.

GLI OBIETTIVI

Nonostante l’attività vitivinicola caratterizzi profondamente le abitudini, la quotidianità, il lavoro degli abitanti dell’Oltregiogo, non è sufficientemente riconosciuto il valore e la profondità di questo legame. Schiacciata dalla dimensione commerciale e dalla necessità di rispondere al mercato la cultura, le storie e le tradizioni che caratterizzano il vino sono facilmente sacrificate alle leggi del mercato.

Il vino ha sempre legato questi territori a Genova, via di transito naturale e principale non solo del commercio, ma anche delle persone che da millenni continuano a muoversi attraversando gli Appennini.

L’Associazione Oltregiogo prosegue negli obbiettivi che avevano caratterizzato i precedenti progetti ‘Tracce Liguri nell’Oltregiogo’ e ‘La Terra dei Carlone’, cioè della valorizzazione di questi legami.

Attraverso un progetto declinato su più livelli in particolare su quello storico, artistico, tradizionale, naturalistico e turistico, l’Associazione Oltregiogo intende indagare e recuperare il patrimonio del rapporto dell’uomo con la vigna. Luoghi, tradizioni, storie comuni saranno resi disponibili alle comunità grazie a una pubblicazione, con una mostra d’arte, attraverso video disponibili successivamente gratuitamente in rete, attraverso un’applicazione, attraverso una implementazione e facilitazione del turismo culturale.

Sapore

COME REALIZZARLI

Per realizzare questo obbiettivo due progetti paralleli coinvolgeranno nei prossimi mesi il territorio:

1- Una ricerca storico-artistica sull’arte genovese e su quella dell’Oltregiogo per capire quale importanza ha avuto la coltura della vite dal Medioevo al XX secolo e come ha influenzato le opere d’arte

2- Cinque giovani dell’Oltregiogo dovranno indagare sulla storia della vite. Un indagine storica sulla coltura, sulle tradizioni e sullo sviluppo della coltura della vite che si realizzare in brevi video e programmi interattivi.

Queste sono le domande a cui dovranno rispondere questi lavori.

Le radici secolari di questo legame sono testimoniati dai ritrovamenti in queste zone di semi di Vitis Silvestris risalenti all’età del bronzo, crescono con l’occupazione romana, passano attraverso le comunità monastiche medioevali e le famiglie aristocratiche genovesi, per svilupparsi pienamente con l’età moderna.

Cosa caratterizza la coltura della vigna in questi territori, cosa ha significato il rapporto con Genova e il suo porto, quali strade hanno percorso le botti di Cortese e di Dolcetto, cosa lega l’epidemia della filossera con l’emigrazione? Queste sono alcune delle domande a cui il progetto intende dare risposta.

Attraverso una proposta che coinvolga con le nuove tecnologie le comunità dell’Oltregiogo si vuole far emergere il valore e l’attrattività di questa cultura che ha segnato profondamente il paesaggio e gli uomini ma ha avuto un riflesso indelebile e continuativo nell’arte.

L’Associazione Oltregiogo intende strutturare questo progetto attraverso una serie di attività che confluiranno nell’estate del 2021 in eventi di ampio richiamo pubblico.

Una mostra presso l’Abbazia di San Remigio sarà l’evento cardine: questa unirà dipinti, sculture e ceramiche dal XV al XX secolo a video e programmi interattivi che mostreranno le indagini sul territorio realizzati appositamente per questo progetto.

IL SAPORE DELLA TERRA – La vite nell’arte genovese

Presso l’Abbazia di San Remigio di Parodi Ligure, nei mesi di luglio, agosto e settembre 2021, sarà allestita una mostra d’arte che raccoglierà 20 opere tra dipinti, disegni, ceramiche e sculture che raccontano il rapporto dell’uomo con la vite. L’Associazione Oltregiogo, perseguendo la propria missione di valorizzazione dei rapporti del territorio con Genova, già declinata attraverso i progetti di ‘Travve liguri nell’Oltregiogo’ e ‘La Terra dei Carlone’, intende realizzare una esposizione corredata di catalogo che descrive mostri l’importanza della cultura della vite nell’arte.

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LA TERRA DELLA VITE – Indagine sul terreno

Cinque ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni saranno selezionati per svolgere lavori di indagine su diversi campi. Ognuno dovrà realizzare uno studio e un video che confluiranno in una mostra che si terrà nell’estate 2021 presso l’Abbazia di San Remigio di Parodi Ligure. Ai cinque temi delle indagini saranno dedicate altrettanti spazi del percorso espositivo.

Da Libarna a Gavi, dalla preistoria al XVIII secolo

Partendo da una ricerca sulla storia della vite in Italia tra l’epoca preromana e la fine della Repubblica di Genova evidenzi le tipicità di questo territorio e di come abbia influenzato il paesaggio. Gli scavi archeologici, i monasteri cistercensi, le fortezze-ville sono i segni che l’architettura ha lasciato nel paesaggio insieme alle colline, dissodate e rettificate per la coltura della vite.

La Grande Espansione, il sec. XIX, piccoli produttori e grande successo

La Rivoluzione Industriale sconvolge l’Europa imprimendo una svolta anche alla cultura della vigna: le ferrovie sostituiscono le mulattiere, i commerci varcano gli oceani, le scoperte scientifiche determinano una modernizzazione del processo produttivo e una straordinaria espansione del commercio dei vini piemontesi.

La Filossera e la Prima Guerra Mondiale, il XX secolo

Questi eventi chiudono il periodo d’oro del Dolcetto e del Cortese, tanto che la popolazione di queste colline diminuisce sensibilmente, emigrando verso i grandi centri urbani e verso le Americhe.

Oggi come ieri

Ricordi, feste, fotografie, ricette, tradizioni di queste colline sono tutte legate al ciclo vitale della vigna. Attraverso una serie di interviste si indagherà sulla storia orale tramandata all’interno delle comunità.

Domani

Gran Bretagna, America, Cina, Australia sono i nuovi mercati che insieme ai cambiamenti climatici e ai progressi tecnologici condizionano la produzione, la commercializzazione e la qualità del Dolcetto e del Cortese. Quali sono le trasformazioni con cui si dovranno confrontare i produttori?

Come già accennato, presso l’Abbazia di San Remigio di Parodi Ligure, o in alternativa presso una sede che sarà ritenuta più adatta, nell’estate 2021 confluiranno i due progetto ‘Il Sapore della Terra’ e ‘La Terra della Vite’. Video, dipinti, programmi interattivi e sculture si alterneranno per raccontare l’Oltregiogo nella sua storia, nell’arte, nelle sue tradizioni. Una importante inaugurazione e una festa nel mese di agosto presso il Forte di Gavi saranno occasioni per far parlare della mostra.

LE STORIE DALLA TERRA – Teatro e vite

In quattro straordinari spazi tra castelli e abbazie, caratterizzati da storie profondamente diverse le une dalle altre, quattro grandi spettacoli saranno il richiamo per il grande pubblico e il volano per la mostra di San Remigio. Il Castello di San Cristoforo, il Castello di Tassarolo, il Castello di Silvano d’Orba, la Centuriona saranno le quattro splendide location per altrettanti spettacoli il cui tema conduttore sarà, naturalmente, la vite.

LE STRADE DALLA TERRA – Una app per scoprire la vite

Grazie alla applicazione per telefono portatile realizzata in occasione del ‘La Terra dei Carlone. Arte barocca tra Genova e Oltregiogo’ del 2019, saranno realizzati nuovi percorsi e offerti al pubblico nuovi contenuti per scoprire in forma intuitiva e piacevole il territorio dell’Oltregiogo.

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