Carrosio

Il territorio era compreso in epoca romano-imperiale nell’area di Libarna.

Nella seconda metà del XII secolo il territorio era controllato da un fortilizio eretto dai marchesi di Gavi che venne smantellato nel 1197 e la collina però tuttora vine denominata “Caste’”.

CHIESA PARROCCHIALE DI S. MARIA ASSUNTA

La Chiesa è ricordata per la prima volta nel 1212.
All’esterno presenta una facciata a due ordini: l’affresco sul frontone eseguito da Luigi Gainotti, il quale affrescò anche l’interno della chiesa.
I dipinti della Chiesa costituiscono il piu’ significativo corpus di pitture murali del Maestro che raffigurò al fondo della navata le Parabole evangeliche del Buon Samaritano e del Figliol Prodigo.
Vi è poi una scultura lignea policroma dell’Assunta, opera di artigianato genovese del XVIII secolo.
Nel tabernacolo laterale del presbiterio si conserva il reliquiario della Santa Croce in argento, probabile manifattura romana del XVII Secolo.

Carrosio

ORATORIO DELLA SS. TRINITA’

L’oratorio affianca la chiesa ed è una struttura seicentesca.L’oratorio è sede della Congregazione omonima, documentata il 29 novembre 1645, capitolo approvato con Bolla Papale del Papa Innocenzo X il 6 luglio 1648, reperto custodito all’interno dell’oratorio.

L’interno, a unica navata con volta a botte, conserva alcuni oggetti di culto che hanno un pregio d’arte:

Carrosio

due Cristi di manifattura ligure del XIX Secolo;
tela che raffigura il martirio di Santo Stefano del pittore Domenico Fiasella;
lampioni processionali settecenteschi in legno;
bastoni processionali settecenteschi decorati;
vecchio gonfalone dipinto.

GEOSITO DEI DUE MARI

Nel Comune di Carrosio, oltre alla presenza di alcuni punti nel quali è possibile assistere alla presenza di fossili di piccole creature marine, è possibile visitare uno dei più importanti geositi a livello nazionale e comunitario.

La Pianura Padana era un immenso lago: quando le acque hanno iniziato a ritirasi vi è stata una copertura pressoché totale di quello che era il fondale marino, ma vi sono punti in cui il passaggio da una era geologica all’altra è ancora ben visibile nelle rocce affioranti.

La Commissione Internazionale di Stratigrafia ne ha certificato circa 701 in tutto il mondo, di cui 9 in Italia.

Il geosito di Carrosio è datato a 23 milioni di anni fa.

Il geosito è meta di numerosi appassionati di geologia in quanto la Sezione è priva di disturbi tettonici, ha una buona esposizione ed è facilmente accessibile dai visitatori.

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